Marirò Savoia

Categoria: Poetando

 INS 01.06.2019

marirò

 

Sorpresi volteggiano gli uccelli

senza più paura dei fucili,

l’aria incorrotta ubriaca l’erba

più verde, più forte, dilagante 

e il lupo si riappropria dei luoghi.

Chiuse le ciminiere, chiuse le bocche

soltanto lacrime negli occhi 

e paura nei cuori, folle paura

per lo smarrito senso dell’esistenza.

Si sgretola ogni certezza, nella vita sospesa

nei divieti nella nostra resa

negli amori lontani, inafferrabili,

sgomentano i morti a migliaia, da soli

senza conforto, senza parola

né un tocco di campana.

 

Ora contiamo i nostri errori

indaghiamo sulla nostra natura

di predatori bulimici, inutilmente

spargiamo cenere sulla testa 

e patteggiamo tardivi accordi,  

spaventati, ostaggi della paura estrema

denudiamo i nostri sentimenti

e ci scopriamo leggere piume

in balia di capricciosi venti.

Quale estremo conforto

ci barrichiamo nell’ultima trincea

del nostro carapace di pietra

e formuliamo con fervore ritrovato 

preghiere che non consolano.

 

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Ci sono notizie di Marirò Savoia in questo stesso sito.

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in AUTOPRESENTAZIONI. 

 

Marirò da tempo si occupa di narrativa e di recente anche di poesia. Scrive racconti per soddisfare il piacere della scrittura e approfondire se stessa  e dunque i suoi simili; ora con le poesie esplora in particolare le sue stesse emozioni. 

Da poche mesi ha deciso di “uscire allo scoperto” e ha cominciato a  partecipare ai concorsi letterari. Ha ottenuto il titolo di finalista e la menzione d’onore in alcuni di essi.

 

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Il  concorso di cui qui si presenta un estratto ha in particolare stuzzicato la sua curiosità per la modalità nuova  di chiedere la partecipazione

 

 

 

 

 

AZIONE CULTURALE       ASSOCIAZIONE

 

GERMINAZIONI IV   GALLERIA D’ARTE

 

               indicono ARTEMUSA 

 

                                                             UT PICTURA POESIS: SCRIVI... UN QUADRO D’AUTORE” 

                                                              

                                                                  CONCORSO LETTERARIO - PRIMA EDIZIONE – 2019

 

                SCADENZA: 20.02.2019 - PREMIAZIONE: 11.05.2019 

 

MOTIVAZIONI - Il Concorso Letterario “Ut Pictura Poesis: Scrivi...un quadro d’Autore” viene indetto al fine di promuovere e diffondere la cultura attraverso il coinvolgimento di poeti ed artisti e sollecitando un pubblico…….. per rendere l’arte e la poesia fruibili a quanti vogliono approfondirne la conoscenza. 

ART. 1 - PARTECIPANTI – SCADENZA - Possono partecipare al concorso Poetesse e Poeti, Scrittrici e Scrittori di età non inferiore ai 18 anni, italiani o stranieri. Le opere in lingua straniera o dialettale dovranno essere accompagnate dalla traduzione in lingua italiana. Ogni partecipante è personalmente responsabile di eventuali plagi ……………………………. 

 

ART. 2 - SVOLGIMENTO DEL CONCORSO - Il concorso si svolgerà nel seguente modo: i partecipanti dovranno scegliere uno dei 20 quadri (di artisti di livello internazionale) allegati in calce al presente bando…… Operata la scelta, i concorrenti dovranno comporre una poesia o un’opera di prosa ad essa ispirati, ma non necessariamenta tema con lo stesso……. ………………………………………………………………………………………….

 

 

L’addio    poesia di Marirò

 

Un quarto di luna promettente

illumina il tuo volto.

Cammini al mio fianco lentamente,

con la mano proteggi il cappello

che vorrebbe gareggiare con le foglie

portate via dal vento.

Tu non parli

io non dico niente.

Camminiamo soltanto

lungo il fiume

per scoprire che cosa ci lega

al di là della folle tortura

di un legame precario,

per scoprire il perché di un amore,

se tu soffri e io piango dolente.

Forse è meglio

affondare la barca di carta,

troppo lieve il suo peso

nelle acque impetuose.

Forse è meglio slegare

gli aquiloni impigliati

liberarli dall’ostaggio del filo,

rinunciare a volare nel sogno.

Ma non possiamo dirci addio

perché è un pensiero che esplode,

che annienta la mente

e ferma il cuore.

Si cercano ansiose le mani

e ritrovano il consueto calore

che rafforza l’incerto credo.

Non possiamo dirci addio.

Non ancora.

 

 

 

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