Il fascino del tango

 

 

mau e marirò2

  Obiettivo e metodo di indagine

Lo scopo dell’indagine originariamente era quello di indagare sull’esistenza o meno di una “personalità tanguera “. Cercare di rispondere cioè a questa domanda: i ballerini di tango, maschi e femmine, – consideravo soltanto lo stile nel quale ci si abbraccia – posseggono delle caratteristiche di personalità che li distinguono dai ballerini di liscio o di sudamericani?
Mi sono accorto che tentare di dare una risposta a tale domanda sarebbe stata operazione complessa. E l’ho semplificata ( anche per questo semiseria ! ) e mi sono chiesto: perché balliamo il tango? perché ci piace, meglio ci affascina, il tango? Indagare sul perché ci affascina il tango è l’obiettivo di questo lavoro.

Prima fase: Definizione dell’obiettivo e di un questionario per l’indagine.

Questa prima fase, la più complessa, analiticamente descritta in Appendice, è stata realizzata con i tangueri leccesi. E’ suddivisa in tre momenti e in un’azione condotta parallelamente:

Momento. Formazione di due gruppi. Ciascun gruppo ha prodotto separatamente idee sul “perché ci piace il tango” e ha creato dei raggruppamenti di concetti.
Momento. Ciascuno dei due gruppi ha trasformato i raggruppamenti in categorie. Ogni categoria è stato definita da un termine-guida, quindi le categorie sono state ordinate secondo una graduatoria di frequenza dei concetti espressi. Questo lavoro ha dato come risultato una bozza della prima parte del questionario. Lo scopo di questa prima parte è la rilevazione di dati quantitativi.
Momento. In una indagine occorre dare spazio alla possibilità di rilevare anche dati qualitativi. Per questo le persone dei due gruppi sono state invitate, ( non obbligate ), a precisare le idee espresse nel primo momento, elaborandole in brevi commenti scritti, a riferire le loro reazioni alle prime esperienze nelle milonghe, a paragonare la loro esperienza col tango con quella eventuale in altri balli, a definire infine delle metafore che esprimessero il loro vissuto come ballerini. Questo lavoro ha dato come risultato una bozza della seconda parte del questionario, il cui scopo è la rilevazione di dati qualitativi, ossia “ risposte intensamente emotive “ sul perché ci affascina il tango, su ciò che ci succede, sulle percezioni.
Azione condotta parallelamente. Se i due gruppi erano formati da tangueri con un minimo di un anno e un massimo di cinque anni di esperienza “ di milonghe ”, bisognava in qualche modo interrogare chi “ balla e si occupa ” di tango da qualche decennio, chi lo ha approfondito studiando, meditando e scrivendo. Sono stati così coinvolti, con la collaborazione di FAItango, dei testimoni privilegiati, ai quali si è chiesto di esprimere liberamente cosa pensavano del tango.


Seconda fase: Somministrazione del questionario


Sono stati diffusi 150 questionari: a Lecce, Roma, Napoli, Ancona, Ginevra, Losanna e tramite Internet. Ne sono ritornati 122: da 68 tanguere e 54 tangueri. Il questionario è stato diffuso nelle milonghe di Lecce ( 48: 31femmine, 17 maschi ), in alcune milonghe di Roma e di Napoli ( 31: 14 femmine,17 maschi ), in una scuola di tango di Ancona (15: 6 femmine, 9 maschi ). Pervenuti a Losanna e a Ginevra tramite collaboratori dell’ indagine ne sono ritornati 9 (5 femmine,4 maschi ). Diffusi da altri collaboratori attraverso la Tangueros list di Internet ne sono tornati 6 ( !!) ( 5 femmine, 1 maschio ). Il questionario è in Appendice.

Terza fase: Rilevazione delle risposte.

  1. Dati quantitativi tratti dalla prima parte del questionario: frequenze e percentuali

Si è stabilito a priori di considerare in primo luogo le frequenze nelle risposte oltre il 66% e secondariamente quelle oltre il 50%. Al di sotto di tali frequenze le risposte non sarebbero state prese in considerazione.
Nelle tabelle che seguono i dati numerici della prima parte del questionario. Nella tabella 1 il confronto delle frequenze e delle percentuali tra le risposte delle femmine e quelle dei maschi.
Nella tabella 2 ho invece confrontato i tangueri ( minimo un anno di milonghe ) con i principianti ( minimo tre mesi di milonghe ). Si tratta veramente di una “curiosità”, perché il campione ( 13 principianti: 7 femmine e 6 maschi ) è veramente troppo scarso e il confronto con i 109 tangueri improponibile. Inoltre le risposte dei principianti non hanno mai raggiunto il 66% prestabilito. Nelle scelte più frequenti sono rimasti nella fascia tra il 53 e il 61%. L’indagine è semiseria, e dunque posso permettermi anche questa lente di ingrandimento alla ricerca di qualche tendenza. Infatti, le risposte dei principianti sono in linea con quelle dei tangueri.
(Conviene dare un’occhiata veloce alla prima parte del Questionario – ultimo in Appendice - per comprendere come è strutturato. Nella tabella che segue sono riportate soltanto le parole- chiave)

TABELLA 1 – QUESTIONARIO PRIMA PARTE – Totali e confronto femmine/maschi
FREQUENZE E PERCENTUALI

 

Femmine
68
Maschi
54
Tot
122
Femmine
%
Maschi
%
Tot
%
Sfida 18 11 29
Competizione 4 12 16
Gioco ruolo 46 40 86 67,6% 74% 70%
Eccitazione 15 11 26
Accoglienza 9 8 17
Espressione
artistica
55 27 82 80,8% 50% 67%
Contatto fisico 30 29 59 44% 53% 48%
Illusione 11 10 21
Emozione 58 47 105 85% 87% 86%
Trasporto 30 16 46
ComplicitĂ  22 18 40
Terapia 8 6 14
TeatralitĂ  1 4 5
Energia 7 16 23
TrasgressivitĂ  13 19 32
Consolazione 1 -- 1
Dialogo --

1

1
Rispetto -- 1 1
Educazione -- 1 1
TOT SCELTE 328
Media 4,8
277
Media 5,1
605
Media 4,9

 

TABELLA 2 – QUESTIONARIO PRIMA PARTE – Confronto tangueri/principianti
FREQUENZE E PERCENTUALI

Tangueri n.109 Principianti n.13 ( F7+M6) Totale n.122
Gioco ruolo  79 – 72% 7 – 53,8% 86
Espressione
artistica
74 – 67,8% 8 – 61% 82
Contatto fisico 52 – 47,7% 7 – 53,8% 59
Emozione 97 – 88,9% 8 – 61% 105
Energia 16 – 14,6% 7 – 53,8% 23

 

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