Il Galles visto da Paolo Seclì

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                            inserito 03.03.2013 - aggiornato 11.01.2014

Il Galles (Wales in inglese, Cymru in gallese, parola che si pronuncia approssimativamente ‘camri’) si distende a ovest delle midlands inglesi e confina a sud con il canale di Bristol, mentre ad ovest si affaccia sul mare d’Irlanda: il porto settentrionale di Holyhead non è lontano da Dublino. Piovoso come il resto della Gran Bretagna non soffre di inverni particolarmente rigidi, né di estati dal caldo soffocante.

 

L’origine celtica del Galles e dei suoi abitanti è evidente in primo luogo per l'antica lingua, parlata tuttora diffusamente. I Gallesi sono perlopiù perfettamente bilingue e spesso fra di loro, almeno nelle zone meno turistiche, parlano orgogliosamente, per marcare la differenza con gli inglesi, la propria lingua madre nota anche come Cymraeg o Citrico, fra le lingue celtiche la più praticata al giorno d’oggi.

 

Ma profondamente celtico è anche lo stesso territorio che sovente ricorda Irlanda e Scozia. Il sud del Galles è caratterizzato da spiagge sabbiose molto estese, inframmezzate da basse scogliere, ed è meta dei villeggianti provenienti dall’Inghilterra. Il nord appare invece più selvaggio: il suolo di questa zona, sempre molto brullo, unisce la zona montagnosa di Snowdonia -nota anche come ‘le Welsh Highlands’ per la somiglianza a tratti evidente con il nord della Scozia- alle stupende scogliere dell’isola di Anglesey. Il suggestivo faro South Stack per  decine di anni ha salutato emigranti Irlandesi in terra britannica.

 

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