Eliana Lista - Poesie
INS 10.01.2014
Eliana Lista – Poesie
Presentazione
SONO NON SONO 2013
Eliana lo sono
ma è “nemesiel” che mi somiglia.
Un modo di essere
uno stato d’esistere.
Scrivo
da quando ho imparato
che il dolore è una colpa.
E scrivo per essere cieca
gridare e cullare
danzare
e a volte sussurrare
o per fare silenzio.
Scribacchio di sogni
di sentieri distorti
di vestiti mal cuciti
di equilibri mai trovati
del sole e del crepuscolo
che mi spezzano dentro.
Predo le nuvole
- a fiotti -
odiando il disincanto.
Mi tengo stretta
la voglia di stupirmi
della banalità dell’ordinario.
TANGO
Come il tuo tango
il mio.
Passione dolore
nei nostri passi
rapidi e feroci
in sguardi e lampi
nei rivoli del sangue
e il corpo che obbedisce
a frenesia dell’anima.
Amore che possiede
domina distrugge
Brucia in fiammata i sogni
e risorge ed attacca
caparbio
sfrontato
ferito
dalla sua stessa febbre.
Amore.
Amore senza vinti
amore che ci vince
amore che si ostina
che sa di fiato
e sa di nostalgia
disperato dominio
della fragilitĂ .
Sulle tue note
che stritolano il cuore
pelle padrona
che si ricerca e lotta
che contrapposta ama
che ferisce e inchioda...
Amore
amore
amore.
Viverne.
Morirne.
01.10.2014
LA DONNA CHE STAVA ALLA FINESTRA 2012
Alla finestra tra i platani
la donna guardava
le donne passare.
Miniature
- perse nascoste grigie -
inseguite
da risate sguaiate
su bocche di rubino disfatte
sguardi annacquati
in notti di baratto e di menzogna.
Di tutte
le scarpe trasportavano
il peso della carne
i sogni di farfalla.
Nelle albe incolori
nei crepuscoli stanchi
guardava passare le donne
…e un’altra, riflessa
che aspettava il dopo.
La donna che stava alla finestra
udiva la vita
sfiorare la pelle
ma non le apparteneva.
All’orizzonte il giorno
anche domani
sarebbe stato estraneo
…e lei
un’intrusa.
ODORE 2013
Mi attraversa la mente
il tuo odore.
Salta il tempo
ignorando lo spazio
irridendo alle logiche
e al dolore.
Banalità d’amore
che scavo
in tracce di vestiti
e lenzuola sgualcite.
Frenetico ricordo
trapassa e si fa tana.
Belva e maledizione
che costringe il pensiero
a rimestare nei giorni
tra le ore rubate
all’inverno del mare.
Desiderio
divenuto bestemmia.
Odore che indosso.
Mi costringe
all’ascolto.
Inspiro.
E di te mi riempio.
NEL RESPIRO SOSPESO DEL SUD 2009
In questi assolati meriggi d'estate
mi pesa il tuo silenzio
stordito di cicale.
E affanno in questa inedia
di un tempo fermo
nel lento sguardo
di un cielo senza nubi,
carico dei respiri
di secoli colti
ed inutili.
Sud... nell'ottusa malinconia
che cozza contro il sole.
Anima mediterranea
che del suo sale riempie
pozzi ormai prosciugati
di risposte dissolte
nelle calme di resa
Odio
questa mia terra amata
che ha radici di zagare amare.
Sud
col sangue nella polvere.
COL MIO OMBRELLINO ROSA 2009
Sul confine
di una terra dove non ho radici
in bilico fra angeli e demòni
sul filo dove ondeggio
col mio ombrellino rosa
e i suoi volants di ricurve emozioni
che ingoiano il tempo senza assaggiarlo mai
- inutile sapore che non sento -
su quel confine
sfilano le rabbie della mente
nel loro defilé di bulimia.
Per stare in equilibrio chiudo gli occhi
cieca sui bordi
di burroni, gole, tempeste
vuoti di solitudini
voli senza una bussola.
Fingo la vita
gelosa amante dei suoi stessi doni
ora... che non c’è tempo e sfoglio un fiore
lasciando che a decidere
sia un petalo e un odore d’altri tempi...
Ma sai che sul confine
non crescono radici.
DOMANI CHE NON E’ STATO 2011
Io sono ciò che non ho fatto
le parole che non ho detto
la sposa dell’uomo
che non ho incontrato...
sono il tempo che non ho vissuto
lo spazio che non ho esplorato.
E con questo non essere
che mi porto addosso
avrò il volto che tu
non vedrai domani.