Elisabetta Opasich
QUEL MARE COLMO DI SPERANZA
( Premio Letterario Europeo 2001 Hotel Tiziano, Lecce 23.02.2001)
Ero lì, in piedi sul mio caicco
ancorato nel porto di Pola,
affacciato su quel mare spregiudicato
di odi lontani,
e ripensai al vecchio zio di mio padre
che per decenni raccolse le sue reti,
colme di faticosa gioia,
che solo quello stesso mare sapeva donargli.
Quell’odio e quella gioia
la sorpresi negli sguardi
del croato Vlado e del ragazzo serbo Igor,
un lontano giorno nell’isola di Silba,
quando la bora tirava sberle violente in faccia a chiunque
ed il nostro caicco andava alla deriva pericolosamente.
Il frastuono ci riempiva la testa e le mani,
finché, comandante dell’isola,
fu il silenzio,
nel momento in cui quei ragazzi,
uniti dall’ ardore e dalla voglia di vivere,
si aiutarono
fino a stringersi in un tenero abbraccio.
La loro terra si inchinò a quel mare,
che dinanzi a tale visione,
interruppe il suo fervore
per lasciare, indisturbato,
quel semplice gesto che tutto riuscì a far tacere.
Piansi e con me piansero tutti gli dei
quando, all’improvviso,
si imbatté su di noi
tutta la pioggia del creato,
come per purificarci
da qualcosa che noi non avevamo voluto,
e neppure i nostri padri.
Mi ritrovai improvvisamente
dieci anni in piĂą sulle spalle;
al mio risveglio tutto era mutato:
i popoli slavi uniti sotto un’unica bandiera blu
con tante stelle ad incoronarli Re
di una terra beata
e di un mare colmo di speranza.
PENSO AL VOLO
Se i tuoi sguardi scivolassero
Come neve lenti e lievi
Su di me li coglierei
Con quei gesti che volevi.
Vorrei avere la tua anima
Per la mia allegria,
mi renderebbe libero
con dolcezza ed ironia.
Per questo penso al volo
Un volo dolce
Un volo spensierato
E quando l’aria
Mi passerĂ accanto
Con te solo,
volo.
Vorrei sentire il tuo respiro,
per dormire come in una culla,
sospeso dal tuo anelito
per farmi vagare nel nulla.
Se ti incontrassi per un attimo,
non avresti via d’uscita
ti regalerei i miei colori
per dipingere la nostra vita.
Per questo penso al volo
Un volo dolce
un volo spensierato,
e quando l’aria
Ci passerĂ accanto
con te solo,
volo.